Le donne hanno rotto il cazzo.

Le donne hanno rotto il cazzo.
Davvero.
Logico che io non ho nulla contro le donne in quanto “persone”, d’altronde il 100% delle persone che durante la mia vita mi ha rifatto il letto era di sesso femminile. Ce l’ho con le donne in quanto categoria, come aggregazione, le donne che sentono di essere rappresentanti di un grande universo fatto di persone speciali in virtù di una differenza cromosomica. “Noi donne siamo fatte così”.
“Noi donne”.
Vaffanculo.

Ovviamente penso lo stesso degli uomini che si sentono parte di un grande team solo per il fatto di avere i genitali in comune, ma siamo seri, quante volte nella vostra vita avete sentito dire “noi uomini” rispetto a “noi donne”? Appunto.
Se digiti “noi uomini” nella barra di ricerca di fb, il primo risultato che ti viene suggerito è “Noi uomini quarantenni affascinanti e maturi”, gruppo chiuso di 58 sfigati dediti alla ricerca di scopate tramite social network e fake di ventenni maggiorate, intimamente dispiaciuti di non essersi accasati quando i loro genitori glielo suggerivano.
Se digiti “noi donne” il primo risultato è – sorpresa – “Noi donne”, comunità di TRECENTOOTTANTOTTOMILAETRECENTOSESSANTASEI persone su cui vengono pubblicate puttanate in bassa definizione come questa:

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Mi sfugge perché un ragazzo profondo e imprevedibile dovrebbe schifare calcio, figa e discoteca. Perché dovresti valutare un ragazzo supponendo che quegli interessi ne limitino la persona? Se al tuo ragazzo fa schifo il calcio1 non necessariamente è profondo; probabilmente gli piace un altro sport o non gli piace lo sport: chi cazzo se ne frega?
Se non gli piace la discoteca significa solo che non gli piace andare in discoteca: magari gli piace andare al minigolf, cazzi suoi.
Se non gli piace la figa, beh, forse dovresti rivedere leggermente le tue aspettative nei confronti del vostro rapporto, ma devo ammettere che la sua imprevedibilità è senz’altro maggiore della mia. Per dire, a me non passerebbe mai per la testa di incularmi tuo padre.

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Ma torniamo a noi. Dicevamo. Le donne come individui sono ok. Nel senso: alcune sono persone splendide, alcune sono così così, altre sono mediocri e altre ancora fanno cagare. Esattamente come gli uomini. Indossare il grembiulino rosa all’asilo o dover dire alla propria madre imbarazzata che è ora di acquistare assorbenti extra non sono esperienze che ti doneranno, un giorno, una non meglio specificata sensibilità. Eppure un’alta percentuale di queste tende ad alimentare e specchiarsi negli stereotipi della donna in quanto donna, come se “essere viziati/amati/coccolati” fossero bisogni dovuti al proprio sesso e non piaceri comuni alla quasi totalità degli individui. O la cazzata per cui se le donne governassero il mondo non ci sarebbero le guerre2. Eccetera.

Sarebbe ora che la società [cioè anche noi] la finisse di presentare le donne come esseri che vanno sempre trattati in maniera speciale, con un riguardo particolare, come se fossero indifese e necessitassero venerazione. Per come la vedo io è uno strumento di controllo, un modo per lasciare sempre la donna un gradino sotto, accarezzandole la testa.
E basta anche con la stronzata delle quote rosa o dei partiti che si vantano di quante donne hanno portato in parlamento. Non me ne frega un cazzo di quante donne portate in parlamento, m’interessa quante persone all’altezza ci portate, a prescindere dalla posizione in cui pisciano.
Alle primarie del pd, ad esempio, sui quattro candidati della provincia [due uomini e due donne] si potevano esprimere due voti: uno per un uomo e uno per una donna. Un’ingiustizia. Io avrei voluto essere libero di votare per le due donne o per i due uomini, casomai avessi giudicato che i candidati migliori avessero lo stesso sesso.
Le quote rosa sono una benda, una soluzione facile capace di cambiare le cose solo da un punto di vista numerico, un artificio per dire “visto? la metà sono donne”, mentre la società continua a essere sbilanciata a favore degli uomini.
Gli stipendi più bassi a parità di qualifica, il minore accesso a ruoli dirigenziali, la minore occupazione, la visione della donna come proprietà e la violenza che ne ne consegue [di cui i media si ricordano ogni tanto, quando mancano altri argomenti] non si risolvono con le quote rosa. Secondo me [lo sottolineo, secondo me, in quanto non ho la presunzione di aver capito tutto, anzi] il cambiamento si ottiene operando sulla cultura delle persone, sulla loro educazione, sulla comprensione del fatto che la donna vale esattamente come l’uomo3. Cioè, il più delle volte, pochino.


[1] è frocio.
[2] quando tutti sanno che ogni donna ne dichiarerebbe una al mese.
[3] un panino asap.

100 responses to “Le donne hanno rotto il cazzo.

  1. Non se sei maschio o femmina e non lo voglio sapere.
    Io sono donna e sono in totale, completo accordo con te.
    Mi copio e incollo questo articolo (con cit. ovviamente).

  2. Pingback: Le donne hanno rotto il cazzo. | F.B. Updates

  3. L’ha ribloggato su Il nido della Fenicee ha commentato:
    In questa folle corsa verso gli esami delle prossime due settimane, incappo in questo articolo e lo riporto. Molto interessante.

  4. Condivido l’impostazione che mi sembra sia quella di uscire dagli stereotipi e comunque da schemi preconcetti, e quindi anche dalle facili strumentalizzazioni. Il problema è soprattutto una questione culturale, d’accordo. Una domanda: hai idea di come colmare praticamente questa mancanza? Grazie ciao

  5. hai letto Pierre Bordieu?

    • Kaddour Kouachi

      No, ricordo qualche accenno ai tempi delle superiori ma sono totalmente ignorante sul suo pensiero.

  6. Condivisibilissimo il discorso sulla categoria totalizzante “donna” e sulle quote rosa. Però trovo problematica una certa ambiguità: per es. ricorrere a stereotipi misogini come affermare che le donne farebbero “una guerra al mese” (quando l’ho letto la prima volta mi sono rifiutata di credere che fosse un riferimento alle mestruazioni, ma poi il commento su fb di un tizio che rideva a crepapelle per questo me lo ha confermato). Resta il fatto oggettivo che per millenni le istituzioni di potere, stato-chiesa-esercito, sono state maschili (e in gran parte lo sono ancora) e le guerre le hanno prodotte loro. Ora, discutere delle teorie sull’origine del patriarcato (biologica? socioeconomica?) sarebbe un discorso infinito. Ma scrivere che le donne farebbero “una guerra al mese” non aiuta a capire né a cambiare la cultura patriarcale, anzi non fa che rafforzarla. Non credi?

    Anche l’accenno iniziale al lavoro di cura femminile (rifare il letto) resta un po’ ambiguo nel discorso, perché non sviluppato. Sembra quasi che ti stia bene.

    Poi: ho sentito MILIONI di volte uomini iniziare una frase con: “VOI donne”. Il che mi ha sempre disgustata, però trova sempre grande consenso tra la stragrande maggioranza dei maschi presenti (con rare, preziose eccezioni).

    Consiglio, se già non la conosci, una lettura sul “Donnismo”:

    In Italia si pratica il Donnismo Antifemminista (Movimento di distrazione di Massa)

    • Kaddour Kouachi

      la battuta sulla guerra al mese, così come quella sul rifare il letto, sono (perlappunto) battute, con le quali ho voluto giocare per la loro ambiguità – anzi, contrarietà – rispetto al testo. Spero sia chiaro che non fanno parte del mio pensiero.

      • Sono in gran parte d’accordo con quanto scritto, a parte il fatto che, come dice Jinny ho sentito milioni di volte uomini dire “voi donne”, mentre ad essere onesta ho sentito la stessa frase molte meno volte pronunciata da una donna… Penso anche che criticare cosi duramente siti e immagini di battute come quella del “calcio-figa-discoteca”, e poi scrivere altrettante grosse cavolate e stereotipi come quella delle “donne farebbero la guerra una volta al mese” o “un uomo che non ama il calcio è gay” è un controsenso che si poteva ampiamente risparmiare,.. sono in entrambi i casi niente altro che battute per ridere un po, sfruttando gli i falsi seppur inevitabili stereotipi che si vengono a creare in una società.

  7. Per quanto sia in gran parte d’accordo con le idee espresse nel post (per esempio, facendo il parallelo col brutto meme su calcio-figa, quasi tutte le donne amano il make-up e lo shopping eppure alcune di queste riescono anche a non essere stupide) i cambiamenti operando solo sulla cultura sono un po’ un’utopia secondo me, per fare un esempio non puoi aspettare che non esistano più omofobi prima di agire sui diritti degli omosessuali, per ristabilire la parità a volte è necessario anche operare sulle leggi. Sono utili sia le azioni educative e formative sia le regole che possano accelerare i cambiamenti.

    • il punto è che le quote rosa OBBLIGANO. non CONSENTONO. è come se, per garantire i diritti degli omosessuali, facessimo una legge che ci obbliga tutti ad avere un tot di relazioni omosessuali prima del matrimonio (tipo)…

  8. A parte il “[2] quando tutti sanno che ogni donna ne dichiarerebbe una al mese.” che è un altro stereotipo da donna che usa il ciclo come scusa per sbranare il suo prossimo direi che è un articolo eccellente! Condivido da donna che ne ha abbastanza dei binari sessisti (da una parte e dall’altra) e di coloro che sono incapaci di cogliere la differenza tra sessismo e femminismo estremista. Brav@!

    • Kaddour Kouachi

      come dicevo poco più sopra, la battuta sulla guerra al mese, così come quella sul rifare il letto, sono (perlappunto) battute, con le quali ho voluto giocare per la loro ambiguità – anzi, contrarietà – rispetto al testo. Spero sia chiaro che non fanno parte del mio pensiero.

  9. Grazie per questo articolo, di cui condivido ogni parola.

  10. … mmm toni e argomentazioni troppo semplicistiche (quasi da bar direi!), con alcune proto-idee interessanti … non so chi tu sia, quindi nn me la prendo con te in quanto maschio/femmina … ma hai liquidado con due parole secoli di lotte alla discriminazione e violenza contro le donne in un mondo completamente gestito da uomini … facile facile fare “l’illuminato portatore di soluzioni” … ovviamente questa è la mia semplice opinione, e proprio come la tua, rispettabile, non condivibile ed opinabile.

    • Kaddour Kouachi

      Non ho portato soluzioni, non ho la presunzione di averne la capacità. Ho solo esposto la mia idea sull’argomento.

  11. Tutto quello che ho sempre desiderato dire senza mai trovare l’organicità necessaria per farlo!
    Questo è solo un apprezzamento genuino, non linko un cazzo da nessuna parte, né ti copia-incollerò in alcun luogo, ti ho già regalato un “mi piace” su una condivisione feisbucchiana di un’amica.. fattelo bastà! :)
    Eccomunque sei un genio (e anche se fossi donna saresti comunque “genio”, così come chirurgo o rompicoglioni).

    • P.S. Tra tutte le cose hai mancato di annettere la capacità, intrinseca nel genere umano femminile, di replicare a qualunque cosa tu dica, a ragione o torto. Ma a giudicare da tutti i commenti qui, direi che forse avevi già pensato che tale capacità si sarebbe palesata autonomamente. Sempre più genio! (Se poi non ci avevi proprio pensato allora sei un po’ meno genio, ma sempre genio)

  12. Condivido il disagio che provi nel vedere stigmatizzati interessi particolari che dovrebbero caratterizzare “il solito uomo medio” e condivido molto di ciò che scrivi, nella sostanza. Tuttavia sono d’accordo con chi afferma che a creare lo stereotipo della donna sensibile, complicata e da coccolare abbiano contribuito anche gli uomini. “Voi donne”, in giro, lo si sente almeno quanto “Noi donne”.

  13. Femminista BBQ

    Mo ce provo…
    Sono una femminista doc, pure abbastanza radicale e ti dirò che in realtà mi sa che sei su posizioni femministe anche tu.
    La storia della donna da proteggere e sulla donna idealizzata è la stessa che pensiamo noi.
    La storia del numero delle donne in politica, abbastanza, anche se ci sono altre riflessioni da fare. La pagina “noi donne” colleziona la maggioranza delle donne di oggi, quelle terrorizzate dall’idea di essere viste come femministe e più vicine all’idea di Girl Power in stile girl bands, insomma, sono bimbefika.
    Lo avrei condiviso sulla mia pagina femminista se non ci avessi messo la gif finale, che potrebbe, ivece, far passare quell’altro stupidissimo luogo comune sull’aggressività o sulla volontà di dominanza basata sulla figa.
    Eh no, noi vogliamo essere come tutte le altre persone e pure avere ogni tanto qualcuno che si rifaccia il letto da solo.
    Comunque, bravo. Molto meglio di tanti stupidoni che vivono sulla difensiva, terrorizzati dalle femministe come i bambini dall’uomo nero.

    • Scusa Femminista, ma definirsi tale non è proprio bello. E’ come io da maschietto mi definissi maschilista. Cioè in entrambi i casi è la difesa del genere contro l’altro genere. E’ quello che fa emergere la contraddizione del femminismo. Come scrivi in seguito, a ragione, siamo umani e a quello dobbiamo puntare. Umanizzarci, cioè aver l’educazione e il rispetto di qualsiasi altra persona. La battaglia è contro chi non è “umano” tipo quei malati mentali che per riempire il loro ego si riempono le tasche all’infinito di soldi e potere senza nessunissima empatia, spesso con odio, con i più deboli o sfortunati. L’articolo e condivisibile ed anche la vignetta. Come i popoli, anche i sessi hanno in comune difetti e pregi e la generalizzazione non è sbagliata, ma è semplicemente molto riduttiva.

      • Stayonstage

        Da quando è subentrata questa mentalità la parola femminismo ha cominciato a risuonare in modo negativo dato che, per quanto tu possa stentare a crederci, una persona femminista è una che crede alla totale uguaglianza dei sessi. Dire di essere femminista non significa disprezzare l’uomo e voler essere superiori. Significa voler essere alla pari dell’uomo, cosa che ancora non accade, al contrario della parola maschilismo che si riferisce ad una persona che ritiene il genere femminile inferiore.

  14. Femminista BBQ

    Aggiungo che lo stereotipo della donna sensibile e da coccolare non è femminista, non l’abbiamo per niente creato noi. Se cercate un po’ di immagini femministe autentiche noterete che preferiamo dipingerci come “brutte, sporche e cattive” ma umane. Mi sa che quello stereotipo l’hanno creato le riviste femminili. è un modello di donna addomesticata.
    Anche le donne fanno la cacca. :)
    Ciao!

    • ma una donna (come un uomo) può essere sensibile e “fare la cacca”..una donna, come un uomo può curare il suo aspetto (tutti noi, chi più chi meno lo facciamo e non c’è niente di male) ed essere lo stesso intelligente.

  15. quelli che chiamiamo “stereotipi” hanno dei riscontri nella realtà (esistono delle donne più complicate di certi uomini, ma non è necessariamente un difetto..poi certo esistono anche uomini non meno complicati) quindi è giusto che siano raccontati, che ci si scherzi su e che siano decostruiti, che si “giochi” in maniera intelligente cosa che su facebook avviene di rado.
    Poi che le donne siano intellettualmente e moralmente pari agli uomini nel bene e nel male e che donne e uomini possano essere più meno dolci e più o meno stronze/i in modi diversi o negli stessi è vero..
    Quanto al “trattamento di riguardo”..ok, io sarò tradizionalista ma alla galanteria non voglio rinunciare, non voglio neanche rinunciare a coccolare ed essere coccolato dalla donna che sta con me quando ne avrò una..
    Penso che nelle coppie ci si deve aiutare e sostenere a vicenda: se un uomo sostiene la donna che ama e la difende non vuol dire che la ritiene inferiore nè vuol dire privarla della libertà (quello che dice alle donne di coprirsi per evitare le violenze è un cretino oltre che un maschilista)

  16. Prima ancora che “noi donne” si sente dire “voi donne!” La categorizzazione delle donne è una abitudine maschile. Se le donne la riassumono e la riflettono, forse proprio un uomo di fronte a questo non ha il diritto di avere il cazzo tanto fragile.

  17. Nessuna ha ancora pensato che il sig. Kouachi ha scritto questo post solo per farsi bello agli occhi delle signore e signorine, facendo tra l’altro intendere che alle primarie, se avesse avuto la possibilità, avrebbe votato le due candidate (SEH CERTO), quando è palese che il sopraccitato sopraeccitato vorrebbe abusare di voi mentre state caricando la lavastoviglie.

    SVEGLIA !!! !

    • Sono d’accordo con te Thomas, io penso anche che tutto questo discorso non sia nemmeno farina del Sig. Kouachi. Troppo contrasto tra le parole e le immagini.

      • Kaddour Kouachi

        In verità le immagini le scelgono le mie assistenti, cui detto i miei post mentre passeggio sul terrazzo. Ci tengo anche a dire che che il Sig. Helveg Dinosauriazzurri è un coglione di merda. Però gli voglio bene.

  18. E’ ufficiale: sono un frocio femminista.

  19. club delle ovaie represse

    Condivido il commento di Jinny Dalloway….non disdegno ció che scrivi, ma le tue “battute”,come dici te.. beh, personalmente metá delle cagate che scrivono in gruppi ( vedi noi donne e similari) le leggo come battute. senó a stá ora sarei la vendicatrice delle ovaie represse, come tutte le TRECENTOOTTANTOTTOMILAETRECENTOSESSANTASEI tipe iscritte, probabilmente alla vista di un fallo lo tranceremo col coltellazzo da cucina, o col tagliaerba, o inventando qualche strano marchingegno a mó dei coniglietti suicidi, non credi?
    ci sarebbero folle di eunuchi e gang di donne assetate di sangue ( finalmente non loro).

    sul fatto che il mondo sia pieno di decelebrati d’ambo i sessi nessuno ha dubbi. peccato anche che nessuno s’annovera tra di essi.
    quindi, riassumendo, siam troppo spesso vittime e autori della nostra idiozia. ( perché ammettiamolo, mi rompe le palle che mi si offra da bere perché son donna, ma nel contempo ne son contenta perché mi restan soldi in piú, e un’interessamento di fondo ce l’ha pure l’uomo che mi offre da bere, indi… che parliamo a fare se prima diciamo cose anche giuste su quote rosa etc e poi cadiamo nel crepaccio delle battutine sessiste?)

  20. Pingback: “Non me ne frega un cazzo di quante donne portate in parlamento, m’interessa quante persone…” | F.B. Updates

  21. Bel pezzo. Mi piace perché è scritto in maniera molto razionale, semplice e credo inattaccabile. Complimenti.

  22. Metà mestruo e metà scarpe nuove

    Condivido il ragionamento rispetto alla terribile abitudine di creare categorie umane larghissime e poi attribuire caratteristiche preconfezionate a tutti coloro che per accidente natural-sociale si trovano a fare parte di tali categorie.Come quelli che dicono “gli omosessuali sono tanto sensibili” e poi nella categoria omosessuali mettono dentro da Socrate a Oscar Wilde a Cristiano Malgioglio. Ancora peggio ovviamente quando si parla di rappresentanza politica- sulla base di questo ragionamento io dovrei sentirmi rappresentata da Daniela Santanchè e avere fiducia nella sua capacità di risanare il paese solo perchè condividiamo ovaie e tube di Falloppio.
    Detto questo bisogna guardarsi in faccia sul serio e ammettere che -per fisiologia o per un substrato culturale radicato nei millenni- uomini e donne (e, si, prendiamoli solo definiti dal sesso) non sono sovrapponibili. E’ il motivo per cui devono esistere leggi che tutelino le donne dalla violenza domestica; è il motivo per cui c’è bisogno di leggi che supportino le donne nel conciliare maternità e attività lavorative. La statistica non guarda in faccia nessuno, baby.

  23. Femminista BBQ

    L’articolo di Abbattoimuri sostiene stronzate condivise solo da chi l’ha scritto e poche altre persone, insulti, illazioni, che servono a fare tutti una merda per dipingersi come l’unica ok. è una specie di “fate tutti schifo tranne me”. Prova a fare la cerchiobottista quando il problema della violenza sulle donne non è una cosa che si possa fare finta di vedere.
    Allora se parliamo di cretinette iscritte ad una pagina di massa, sto con voi, se si presenta come legge il punto di vista di una che si mette sul cocuzzolo della sua montagnetta e guarda tutti dall’alto in basso, no: è una rappresentazione di parte e non rispecchia la realtà.

  24. Giusto per… ma ancora a replicare state?

  25. Sei un grande. Niente da aggiungere.

  26. Condivido in pieno. Potrà interessarti quello che ho scritto un anno fa a proposito dell’8 marzo: http://expipiplusone.wordpress.com/2013/03/08/auguri-a-tutte-le-donne-mimose-a-volonta/

  27. La questione quote rosa è lampante ma ci sono anche molte donne che quella carezza rassicurante da parte del sistema la cercano. Il gioco di coppia è un gioco a due, oggi ancora di più visto, per fortuna, il ridursi di prevaricazioni violente ingiustificabili. L’uomo che si vuol sentire uomo e la donna che si vuol sentire donna non sono semplici frasette da articoletto di Gioia. Sono due modi attraverso cui molti trovano un’identità e un posto nel mondo e metterla in grottesco non è utile. E poi, la questione calcio, figa e disco è si una questione di sensibilità e terminologia. Io non identifico una ragazza con la sua vagina, il calcio in Italia non è solo uno sport come tanti e la discoteca media non è un posto dove si va a svagarsi in leggerezza.

  28. Sono daccordo con te, tranne sul discorso educazione. La cultura cambia quando cambiano le persone, non è una cosa che si impara con l’indottrinamento scolastico o cose simili. Comunque mi son rotta anche io di questi discorsi e soprattutto dell’uso del termine ‘donna’ per indicare quelle che sono in linea con gli obiettivi dell’elite femminista (quindi se non lo siamo non si capisce a che genere apparteniamo).

  29. Ma il trollaggio a questo post dopo quanti commenti inizia???

  30. Pingback: Avrei comunque votato Renzi - Il meglio di internet

  31. Da donna, ti dico che mi inchino alle tue parole. Hai detto solo verità e le hai dette anche bene. Complimenti.

  32. E’ pazzesco! In un post che poteva essere interpretato come misogino e che invece inneggia ad una parità necessaria e mai raggiunta, tutto il pubblico femminile s’è concentrato sull’unica battuta, magari scritta in tono provocatorio, che c’è nel testo: il ciclo e le guerre.

    Ora, correggetemi se sbaglio, ma il post non è proprio una critica a questo atteggiamento? Cioè, come ci si aspetta di essere considerate donne tout-court se ci si appella ad una battuta, tralasciando tutto il significato di un testo???

    Come ci si aspetta un cambiamento di rotta se si persevera in un atteggiamento che continua a legittimare il famoso assunto “mi è concesso in quanto sono donna”???

    Sbaglio o questo è esattamente l’atteggiamento tanto ben espresso dal meme nella figura?

    Ciò significa che questo testo ha pienamente raggiunto il suo scopo: rivelare quanto superficiale sia l’atteggiamento femminile nei confronti di una critica fatta ad un sistema che ha bisogno di un cambiamento.

    Per raggiungere quel cambiamento è necessario un cambio di direzione dell’atteggiamento femminile. Ma, guarda caso, lo spaccato fornito dai commenti da un’immagine di una donna che, pur volendo un cambiamento non è disposta a fare nulla per ottenerlo.

    Perché in fondo quel cambiamento non presuppone un suo impegno, quel cambio di direzione “le è dovuto in quanto è donna”!

    • La “battuta” non è altri che il mezzo più veloce per fare passare e trasmettere concetti, come i modi di dire essendo anche indubbiamente divertenti entrano a far parte del parlato comune e nonostante ci sembrino innocui non fanno altro che alimentare lo stereotipo, per questo vanno evitati soprattutto in presenza dei bambini

  33. vittoriovittori

    Secondo me, uno dei motivi principali per cui esiste la categoria “noi donne” è che la nostra società è di matrice maschilista, solo pensando che il delitto d’onore è stato abrogato nel 1981.

  34. Finalmente qualcuno con un cervello in testa al posto di una giungla di Mandragore.

  35. Reblogged this on italianhope's Blog and commented:
    Un articolo che vale veramente la pena leggere

  36. come entrare in un bar…e sentire un sacco di parole…in un mondo in mano a certi Uomini.

  37. quello che non condivido dell’articolo è che inneggia, giustamente, ad una necessaria parità, ma lo fa scrivendo una sequela di inesattezze. Si afferma che non esiste una grande aggregazione di uomini unita per difendere i propri diritti… ma, nel patriarcato, l’uomo è in una posizione egemone, perciò il fenomeno è abbastanza comprensibile. e poi non è esatto, esistono associazioni come Maschile plurale e Il cerchio degli uomini (tanto per fare un paio di esempi) che si muovono per mostrare che gli stereotipi di genere ingabbiano negativamente anche gli uomini. L’articolo poi, a mio avviso, recrimina i gruppi femministi con accuse inesatte e semplicistiche: chi, tra le/i femministe/i, ha mai affermato che la donna, in quanto tale, è più sensibile? (questo è uno stereotipo di genere, le “aggregazioni di donne” si prefiggono di scardinarli: basti leggere lo statuto del Vaso di Pandora, tanto per fare un altro esempio. Si ricordi che lo stereotipo della donna sensibile è creato dalla società patriarcale, non dai “team di donne”). o che un ragazzo per essere profondo e imprevedibile dovrebbe schifare “calcio, figa e discoteca”? sono ben altri gli obiettivi dei movimenti per la parità di genere. L’unica frase che condivido (oltre, in parte, al discorso sulle quote rosa) è: sarebbe ora che la società [cioè anche noi] la finisse di presentare le donne come esseri che vanno sempre trattati in maniera speciale”come se fossero indifese; […] per come la vedo io è uno strumento di controllo, un modo per lasciare sempre la donna un gradino sotto”.

  38. Mi hai irritato fin dall’inizio scrivendo che il 100% delle persone che ti hanno rifatto il letto nella tua vita è di sesso femminile. Nulla è migliorato continuando a leggerti. Sei un cliché peggiore di quelli di cui ti lamenti.

  39. Sono d’accordo. Il presentarci come mucche chianine ci pone sullo stesso piano delle minoranze.

  40. Adriano G. V. Esposito

    Manca la base del discorso:

    Le femmine umane sono mediamente (prendetevela con l’anatomia) meno forti fisicamente dei maschi umani e questa cosa ha determinato nel corso della Storia la semplice e chiara sottomissione delle femmine.

    Questo è un fatto. Oggi abbiamo il retaggio di questa sottomissione. Non so neanche se, sempre scientificamente, l’Homo sapiens sapiens è capace di un vera parità dei sessi.

    “Tutto qui”.

  41. Io non amo il calcio, però non sono frocio (giusto per dirne una)
    Articoli come questo, che giustamente negano gli stereotipi di genere ma poi ne fanno uso massivo, dimostrano che le quote rosa PURTROPO servono.
    E il letto fatto da te.

  42. Molte cose condivisibili. Vero anche che le battute, pur non essendo dei trattati di antropologia, si portano appresso un pensiero, una cultura. Anche quando non si condivide quella cultura, purtroppo, dobbiamo fare i conti con il fatto che utilizzandola la ri-produciamo e la propaghiamo tale e quale; l’ironia (antidoto parziale) nei casi di cui sopra non è apparsa, tanto da aver reso necessaria la precisazione dell’autore. Quindi dobbiamo stare più attenti e scegliere meglio i mezzi con cui divertirci e divertire. Cosa per nulla facile, almeno non per me.

  43. Non so che tipo di “femministe” hai conosciuto tu… Sentirsi una finta principessa, viziata e coccolata, è proprio quello che una femminista non vuole!!! Sulle quote rosa sono perfettamente d’accordo: maschi o femmine che siano, dovrebbero fare politica solo le persone valide.

  44. Sì lo so che questo è lo spazio dedicato ai commenti, ma…. insomma se dovessi veramente scrivere un commento serio e completo allora dovrei chiederti come mai, per alcune battute su qualche stereotipo maschile tu senta la necessità di difendere il tuo sesso, anche se, ogni santo giorno, siamo circondati da battute maschiliste e nessuno lo trova strano tanta è l’abitudine ( e tu stesso hai fatto ampio uso di battute stereotipate, e non solo verso le donne, andandoti poi a giustificare quando te l’hanno fatto notare); cercare di farti comprendere che non era la passione per uno o tutte e tre gli hobby (calcio , figa e discoteca) che si ironizzava ma il solo parlare, interessarsi e pensare a questi che si ironizzava; chiarirti che la parità dei sessi chiede un’uguale considerazione COME PERSONE qualunque sia il sesso ma non per questo siamo uguali difatti siamo geneticamente biologicamente e emotivamente diversi (abbiamo persino aree del cervello che funzionano in maniera diversa) ed è quindi sensato se delle donne vogliano rivendicare delle caratteristiche proprio del proprio sesso (senza sparare stupidagini ovviamente); parlare di molto altro’ ma prima di tutto contestare l’assenza di un filo logico nel discorso in sé, come inizi cercando goffamente di costruire i presupposti partendo da degli esempi e dei concetti per poi infilarci altre idee che non solo non c’entrano niente con le precedenti ma non hanno nemmeno nulla a che fare con “noi donne”… insomma una cosa sconnessa. Sembra una maionese impazzita!
    Cmq mi sentirei stupida a spiegare nel 21esimo secolo queste cose a qualcuno, per cui anche se ho commesso l’errore di dilungarmi su esse ti chiedo di non farci caso perchè ti volevo ringraziare!
    Sì ho sempre accarezzato l’idea di scrivere un blog o su un blog ma non mi consideravo all’altezza, però vedendo che tu pubblichi venendo letto ho ritrovato un po’ di fiducia.
    GRAZIE MILLE

  45. Sarebbe ora che la società [cioè anche noi] la finisse di presentare le donne come esseri che vanno sempre trattati in maniera speciale, con un riguardo particolare, come se fossero indifese” ???? prova a immaginare di essere donna e a passeggiare da sola in una via buia alle due di notte, o in stazione centrale a Milano, e poi dimmi se non ti sentiresti in pericolo e indifesa….

  46. Premetto che non sono una cima a livello generale ne tantomeno sono preparato su tale argomento, perciò non me ne vogliate se dico qualche boiata fotonica.
    A mio parere per eliminare il preconcetto sessista di “uomo” e “donna” bisognerebbe limitarsi a pensare che di fronte a noi non abbiamo una figa o un cazzo, ma una persona. E da che mondo e mondo, ogni persona è fatta a modo suo, indi la soluzione potrebbe essere quella di iniziare a rispettarsi a vicenda senza perdersi in superficialità del cazzo :) la stupidita, l’intelligenza, la dolcezza ecc sono caratteristiche di entrambi i sessi, e il primo che mi viene a dire che cosi non è beh, si prende per il culo da solo

  47. Quasi tutto giusto ma gli stipendi inferiori e il minor accesso alle posizioni dirigenziali sono miti, stronzate vittimistiche. Informati.

  48. A prescindere dal fatto che se ricerchi su Google “Noi uomini” oppure “Noi donne” vengono fuori risultati diversi, e che la vignetta su “calcio, figa e discoteca” la ritengo relativa a chi ha SOLO questi interessi (e di ragazzi mononeuronati che hanno solo questi tre obiettivi ne conosco tanti), concordo sul fatto che le quote rosa sono inutili e mettono nel cesso la meritocrazia.
    Ricordiamoci poi come sono andate in parlamento molte delle parlamentari donna di alcuni partiti, valutate e premiate per delle competenze espresse non nella camera dei deputati, ma nella camera da letto di qualche deputato.
    Comunque molto spesso le donne non chiedono di essere trattate in modo “speciale”, ma di ricevere gli stessi diritti (e doveri…) e gli stessi trattamenti che vengono dati agli uomini. Già essere trattate senza differenze, può essere qualcosa di speciale…

  49. A parte il titolo orrendo e fuorviante rispetto alle argomentazioni esposte nell’articolo e alle battutacce che qnche se non condivise abbassano di 3 step il livello del discorso, sono d’accordo. Penso che per iniziare bisognerebbe cambiare la televsione, intendo le pubblicità innanzi tutto. Vi è mai capitato di chiedervi perchè nella pubblicità della swiffer la donna passa pa scopa e l’uomo sta sul divano? O perchè in quelle dei giocattoli la roba per femmine è tutta rosa lustrini e stronzate e quella dei maschi tutta mostri macchine e schifezze? Perchè all’iper toys vendano un mini mocho vileda da regalare alla propria figlia? Perchè nei film i personaggi femmini sono sempre meno dei personaggi maschili e non parlano mai fra di loro di cose che non riguardino un uomo e la sua approvazione? Perchè nei cre estivi ai maschi gli fanno fare sport e alle femmine la calzetta? Se nell’educazione dei bambini c’è quanto di più stereotipato, preconfezionato e plagiante, come possiamo pensare di ottenee in futuro una società libera e pienamente sè stessa? Perchè un uomo non deve piangere? Perchè ad un uomo deve piacere lo sport? Perchè una donna deve essere depilata anche in posti dove la pratica rasenta la tortura? Perchè se le piace un ragazzo deve fare la prima mossa? Perchè girano ancora quelle maledette storie di principesse imbalsamate senza alcuna iniziativa che aspettano il principe azzurro anzichè legare la propria treccia al letto scendere dalla torre e dare un taglio netto?

  50. Non posso che essere d’accordo, questa che hai descritto è la vera parità dei sessi. Un’utopia cercare di educare le persone in tema di discriminazione quando non riusciamo nemmeno a fare la raccolta differenziata, quando ci sono ancora i razzisti, quando ancora c’è gente che discrimina gli omosessuali ecc… Persino nella morte siamo sessisti: se un uomo uccide una donna si chiama femminicidio, che è una parola nata di recente dalla mente contorta di qualche uteromunita con sindrome supermestruale, una parola inutile: per indicare che una persona ne uccide un’altra basta dire “omicidio”, non mi sembra che esista il “vicinodicasicidio”, o il “uominicidio” o il “suocericidio”…

    • La parola “Fratricidio” esiste almeno dai tempi dell’antica Roma, per non parlare poi di parricidio, matricidio, infanticidio, anche di suicidio se ci pensi; non è nulla di particolarmente strano usare parole diverse per indicare crimini (leggermente, d’accordo) diversi tra di loro. Forse il problema del femminicidio non è questo. :)

  51. La questione quote rosa secondo me è un po’ più complessa di come la descrivi tu, dal mio punto di vista a livello di discussioni astratte hai pure ragione, il problema è: come fai a scardinare un sistema in cui non vogliono donne? Le imponi, può sembrare poco elegante, ma è forse l’unico modo. Poi è ovvio che la cosa va accompagnata da una crescita culturale, cosa che in Italia non si fa e infatti le quote rosa sono solo uno specchietto per le allodole. Ti consiglierei però di analizzare, per esempio, il caso della Danimarca, dove furono inserite e poi eliminate una volta consolidatosi la presenza femminile. Se tu hai tanti politici uomini e poche donne, statisticamente avrai anche più politici uomini meritevoli rispetto alle donne, quindi seguendo il principio del “voto i migliori e non le quote rosa” all’interno di un contesto simile, perpetri il sistema “tanti uomini, poche donne”.

  52. Sarà ma io nel concetto di essere trattata in modo speciale e di essere coccolata e protetta non ci vedo niente di male. Non mi fa sentire per niente inferiore, anzi!
    Questo post purtroppo sarà visto da pochi per quello che è in realtà! Dalla maggior parte dei frequentatori del web sarà letto in chiave di “Visto che le donne vogliono essere trattate come gli uomini che non pretendano più di essere aiutate quando si trovano in difficoltà!”. E via alle cafonaggini! Come quando sei sul treno e stai per essere schiacciata sotto il peso del tuo trolley mentre cerchi di metterlo sulla griglia portabagagli e nessuno accenna a volerti aiutare e si sente il classico commento dell’imbecille che delle pari opportunità non ha capito una “beata minchia”: -L’hai voluta la parità dei sessi? Mo’ arrangiati!-….e non l’ho sentita solo una volta!
    Con quel che hai scritto, se si diffonderà, avrai fatto più male che bene perchè ci sono più ignoranti che colti.
    Penso che sia meglio che si continui a pensare che la donna vada amata e protetta piuttosto che vedere donne in difficoltà che non vengono aiutate quando ne hanno bisogno!

  53. Caro mio, io ho la ragazza e me la fotto regolarmente eppure IL CALCIO RIMANE SEMPRE UNO SPORT DI MERDA!
    Sti difensori a tutti i costi di uno schifo di sport noioso, marcio e corrotto proprio non li capisco.

  54. Io penso che al giorno d’oggi, se fossero gli uomini ad avere gli stessi diritti e privilegi che vengono riservati alle donne, sarebbe già un bel passo in avanti!

  55. Reblogged this on Jack… and commented:
    Un buon punto di vista sulla questione “Donne”, espresso in maniera diretta con una punta di ironia.
    Una lettura interessante, secondo me. Anche i commenti.

  56. Punto di vista che condivido in pieno!

  57. Oggi sfortunatamente mi sono imbattuta in questo orrore
    “Le donne hanno rotto il cazzo. Davvero.
    Logico che io non ho nulla contro le donne in quanto “persone”, d’altronde il 100% delle persone che durante la mia vita mi ha rifatto il letto era di sesso femminile. Ce l’ho con le donne in quanto categoria, come aggregazione, le donne che sentono di essere rappresentanti di un grande universo fatto di persone speciali in virtù di una differenza cromosomica. “Noi donne siamo fatte così”. “Noi donne”.
    Vaffanculo.”
    Credo che possano scrivere infinite pagine sul perché il femminismo faccia così tanta paura. Così come si potrebbero scrivere infinite righe sul perché nel momento un cui si ci definisce femminista, o si accenna anche soltanto ad una analisi del patriarcato e su come esso sia oppressivo e abbondantemente presente in qualsiasi società, si è presi per pazz* visionar*. Forse perché quando si sfida lo status quo, quando si sfidano e si mettono in discussione le categorie dominanti, si è pazz* visionar*. O forse perché spesso e volentieri è troppo difficile mettere in discussione il proprio status di privilegiat*, rinunciare a tale privilegi. Ridurre tale discorso a “siamo tutti uguali, volemose bene” è veramente sterile, non prende minimamente in considerazione i fattori che generano tali differenze, i fattori che fanno di te una categoria dominante, perché probabilmente bianco, uomo, occidentale, e della middle-class, e che al contrario opprimono altre soggettività, identità e categorie.
    Perciò caro autore di tali parole, spero che quelle donne che ti hanno così tanto rotto il cazzo ma che ti rifanno in letto un giorno ti diano fuoco nel suddetto letto, perché fortunatamente questo mondo è pieno di meravigliose creature che lottano ogni giorno per distruggere e dinamitare il tuo dominio e il tuo fantastico mondo fallocentrico.
    Detto questo, buona rivoluzione a tutt*
    Ah dimenticavo, vattene a fanculo.

    • Kaddour Kouachi

      Ma quanto non hai capito un cazz*

      • Illuminami allora. Ah e gia che ci sei illuminami anche sulla nota numero 1 e sulla sua omofobia

      • Kaddour Kouachi

        Mi sembra chiaro che sessismo e omofobia delle note siano uno scimmiotta mento. Però a me sembra chiaro, tu non ci arrivi. Vabbè, ciao, lavoro.

  58. Sono donna, etero, amo rifare i letti (il dominio delle nostre case è più importante di qualsiasi quota rosa), spartisco quasi equamente il mio poco tempo libero tra il punto croce e lo stadio: adoro il calcio!!! Provate a tipizzarmi…

  59. trovo curioso che in tanti commenti la gran maggioranza tra donne e uomini illuminati accetti tranquillamente il termine “figa” come sinonimo di sesso con una donna, e dico donna non “essere umano di sesso femminile”, forse certi stereotipi sono così duri da eliminare perché già entrati a fare parte anche del mondo femminile…

  60. leggi una stanza tutta per sè di virginia woolf, leggi il monopolio dell’uomo di anna kuliscioff, la dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina di olympie de gouge, vedi casa di bambola di ibsen..
    cerca di aprire gli occhi e renderti conto che essere per la parità dei sessi ed essere femminista sono la stessa cosa. e che mai una persona che davvero crede in quei valori vorrebbe “alimentare e specchiarsi negli stereotipi della donna in quanto donna, come se “essere viziati/amati/coccolati” fossero bisogni dovuti al proprio sesso e non piaceri comuni alla quasi totalità degli individui.” O far credere “alla cazzata per cui se le donne governassero il mondo non ci sarebbero le guerre.”
    .

  61. Mi sono impegnata e ho letto fino alla fine con attenzione (commenti compresi) ma non trovo proprio niente di interessante in questo articolo, a mio parere hai scritto un fracco di banalità, in uno stile inutilmente provocatorio (e tutti che ti condividono su facebook come avessi scritto chissà quale illuminante verità). La nostra cultura è il risultato di millenni di un patriarcato che ha trattato le donne come nullità, se devi puntare il dito fallo nella direzione giusta almeno. Dal modo in cui scrivi, direi che non ti frega probabilmente un cazzo di questa problematica, salvo infastidirti quando scorgi la bandiera femminista.

  62. Inizialmente leggendo l’articolo ho pensato “ecco qua l’ennesima conferma che le donne che combattano la discriminazione di genere sono unpopular”. Questa ormai è una realtà: la discriminazione di genere non è più palese come una volta ma sottile e profondamente radicata per cui chi non la vede tende a considerare le donne che la combattono come “rompicoglioni”. Andando avanti ho letto l’esempio del gruppo di facebook che hai portato e ho pensato “forse colui che ha scritto questo articolo non sa che la discriminazione di genere esiste al di là delle persone frustate che ce l’hanno con l’altro sesso forse per qualche dramma irrisolto e quindi pubblicano cose come ‘calcio figa e discoteca, devi essere una persona profonda'”. Poi infine ho capito il senso dell’articolo e lo condivido a pieno: spesso quando si cerca di difendere una certa categoria si arriva a una sorta di “iperprotettività” che allontana ancora di più la categoria difesa dalla maggioranza. Credo infatti che spesso combattiamo la discriminazione in modo sbagliato, estremo ed otteniamo l’effetto opposto. Questo però non significa che si debba smettere di combattere per I diritti delle donne perché ci sono donne che vengono pagate meno di uomini per lo stesso lavoro, perché quando I miei compagni di classe parlano di cinema o di filosofia politica io mi devo imporre nella conversazione e sono in ogni caso trattata con sufficienza perché da una ragazza non ci si aspetta la passione per il cinema o l’interesse per la filosofia politica. E spesso effettivamente succede che le ragazze non si interessino di queste cose perché è come se la società non lo richiedesse loro. Insomma il problema esiste ma va trattato a livello culturale e educativo perché questo è l’unico modo per rimuovere il pregiudizio. Fare una differenziazione di genere alle primarie è certamente il modo più sbagliato. Concludo con il dire che sono molto dispiaciuta che gli uomini non si interessino affato della discriminazione di genere perché è un problema che riguarda anche loro: perché un uomo dovrebbe vergognarsi di piangere per paura di essere considerato una femminuccia? Perché dovrebbe vergognarsi di essere superato da una donna in qualcosa?
    A voi la riflessione.

  63. Sta di fatto che nel mondo reale, la donna che vale pochino vale di meno dell’ uomo che vale pochino. Non tutti sanno far valere i propri diritti, a volte essere donne rimane una gran fregatura (vedi tema lavoro : ti hanno mai chiesto se intendi avere figli ad un colloquio ti lavoro?? a me si)… per quanto siano stati fatti miglioramenti incredibili c’è ancora da fare – e si, le quote rosa sono l’incontrario di quel che dovrebbe essere l’emancipazione. Che poi ci sia ocaggine nel mondo femminile…beh se vogliamo essere corretti al 100% dovremmo dire che c’è ocaggine nel mondo. Punto.

  64. Articolo arguto, complimenti! ;)

  65. Tutto giusto ma anzitempo.
    Ci devi dare almeno altri… 1000 anni (facciamo un forfait ed abboniamo il resto) ancora per rompere il cazzo, a compensare sti 2 secoli in cui non abbiamo potuto dire/valere/contare NIENTE.

  66. Mm. Si. Mah. ☺ Sei simpatico.

  67. Ci sono certi individui al mondo che vorrei poter spegnere come un televisore.. o anche solo mettere su “muto”.. così da non dover leggere le loro cazzate.

    Donne femministe o semplicemente ignoranti come un bastone da passeggio, per favore, non scrivete online. Continuate a incontrarvi una sera a settimana nei circoli per sole donne dove vi lamentate delle vostre lavatrici o del figlio che dovete crescere “da sole” in ruolo di “casalinghe”.

    Perché sul web leggete sti articoli che vi difendono anche.. e sputtanate il tutto aprendo bocca e dimostrando che non capite proprio un cazzo. E neanche con il beneficio del dubbio posso credere che siate prevenute nei confronti di tali articoli. E’ semplice, cruda, ignoranza.

  68. Articolo divertente, spumeggiante e anche di riflessione. Complimenti!

  69. Guerra -> potere -> figa. Ecco perché la guerra è roba da uomini.

  70. Quanto stracazzo ti do ragione.
    È difficile essere un fottuto essere umano (nello specifico donna, ma tanto fa uguale) in mezzo a un branco di femmine.
    Il femminismo ha smesso di essere un movimento valido e di lotta contro il maschilismo nel momento in cui ha cominciato ad assumere la posizione di “opposto a maschilismo”.
    E in tutto questo marasma, si è persa l’idea di fondo. Ossia che la donna non è niente di più, niente di meno, di un uomo. È un discorso, questo, che potrebbe essere esteso anche alla questione dell’orientamento sessuale, dove spesso si fa omofobia anche semplicemente dicendo: “io adoro gay, sono le persone più sensibili del mondo, che bello cerco un amico gay sai quando shopping hihihihihi!!!1!”. Invece no, taci cogliona. Omosessuale non vuol dire (per forza) checca. Come donna non vuol dire (per forza) femminetta isterica dolcemente complicata. Poi se lo sei, ceh, cazzi tuoi.

  71. A parte il tono, sono d’accordo su varie cose che dice ‘sto tizio. Io personalmente non mi riconosco in “noi donne”… Detto questo ci sonno un bel po’ di semplificazioni, e anche poca comprensione di alcuni fenomeni, tipo quello a me caro delle quote rosa. Purtroppo per istigare un cambiamento sociale e culturale servono sia interventi dal basso che dall’alto… Io, per fortuna, non ho mai subito personalmente discriminazioni serie (sotto descrivo un episodio di discriminazione non serio, ma importante per capire la situazione). Detto questo, le donne della mia eta’, ovvero in anni tipicamente fertili, subiscono un sacco di cose che gli uomini non subiscono, tipo “promozioni mancate perche’ potresti rimanere incinta”.E’ ovvio che un capo che prende queste decisioni e’ un deficiente, pero’ e’ pure vero che se a questo capo non e’ impedito di prenderle, il cambiamento culturale non avverra’ mail. Io sono stata in riunioni in cui, in quanto donna relativamente giovane, alcuni uomini non mi hanno stretto la mano, avendola vigorosamente stretta ai colleghi alla mia destra e alla mia sinistra .Questo tipo di persona non e’ cattiva o antipatica o contro le donne, e’ solo non abituata ad avere a che fare con donne “relativamente” giovani in riunioni serie e ha assunto che il mio ruolo era marginale. Nota anche che i paesi in cui la parita’ di genere e’ piu’ avanzata hanno tutti le quote rosa, la posizione del blogger e’ astratta e non tiene conto delle pratiche effettive che ci sono nel mondo del lavoro…Inoltre, essere “contro le quote rosa” in quanto non assicurano che “vincano i migliori”, implica che -con il sistema attuale, ai vertici ci sono “i migliori”, ovviamente questo non e’ vero. Detto questo,le pagine tipo “Noi donne” non le visitero’ mai!

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