“Più dettagli”, la rubrica dei fatti di cui non frega un cazzo a nessuno.
Fermatomi al bar per pranzo, ché ero in giro per motivi di lavoro (!), stavo iniziando a mangiare le mie mezzelune agli asparagi (che non mi piacciono, ma mi piace l’odore dell’urina nel resto della giornata) pregustando la tranquillità della solitudine accompagnata dalla lettura dei quotidiani. Purtroppo una famiglia nonna-padre-madre-bambina ha pensato che fosse una buona idea occupare il tavolino accanto al mio. E vabbè. Però, se la vostra cazzo di bambina strilla tutto il tempo, io mi aspetto da voi almeno che la richiamiate all’ordine, se proprio non disponete di corda e bavaglio regolamentari. Invece no: genitori che se ne sbattono bellamente il cazzo e nonna che le fa la cronaca del cartone che la bambina sta guardando sul cazzo di iPad, combattendo in volume con la radio del bar, il sonoro del cartone stesso e le urla della bambina (a parte che trovo la cosa ridicola di per sé, che cazzo ti porti il tablet per farle vedere i cartoni se la piccola stronza urla comunque?). Io poi amo tutte le categorie in gioco, cioè vecchi, bambini e genitori disattenti, ma a patto che siano nel loro habitat naturale, rispettivamente: i ricordi dei propri cari, le fail compilation e il 41 bis. Colgo comunque l’occasione per ricordarvi che la sovrappopolazione è un problema di estrema gravità, vi invito quindi al sesso protetto o, quantomeno, a venire nei muri.